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L’Anfora: uno strumento per il nostro Trebbiano

L’Anfora: uno strumento per il nostro Trebbiano

lunedì 4 gennaio 2021

La vinificazione del Trebbiano in anfora spiegata dall’enologo Francesco Bartoletti

Le anfore in terracotta per la vinificazione del Trebbiano toscano

L’utilizzo della terracotta nasce da un legame molto antico con il vino, dove le anfore per il trasporto via nave erano il mezzo più diffuso nella civiltà greca e romana per recapitare i loro vini in ogni angolo dell’impero.

L’Anfora: uno strumento per il nostro Trebbiano

Le caratteristiche della terracotta ne fanno un materiale unico nel suo genere per la conservazione del vino, e a differenza del legno che per lungo tempo le ha totalmente sostituite non interferiscono con le caratteristiche sensoriali del vitigno con cui il vino è fatto, ad esempio il Trebbiano Toscano.

Infatti, nonostante le grandi qualità del legno anche come materiale da trasporto (basti pensare alla sua maggiore maneggevolezza), la botte di legno e la barriques sono contenitori aromaticamente attivi. Cedono al vino tannini ellagici e aromi derivati dalla loro tostatura. Un vino dopo un passaggio in legno risulta più complesso, spesso migliore, ma non sarà solo vino ma bensì vino più legno. Da questo matrimonio sono nati i vini più famosi del mondo, e non c’è dubbio che il legno sia un ottimo compagno del vino.

Valorizzazione del Trebbiano Toscano in anfora

Nel nostro percorso di valorizzazione del Trebbiano Toscano abbiamo fin da subito puntato sul mantenimento delle caratteristiche organolettiche del vitigno senza che esso subisse nessuna interferenza, allo stesso tempo però volevamo che il vino durante l’affinamento non rinunciasse a una naturale evoluzione.

A questo punto entra in gioco l’anfora e la terracotta che oltre a garantire un ‘ottimo isolamento termico e quindi una condizione ottimale per l’affinamento del vino, permette anche una lenta e progressiva ossigenazione senza alterare le caratteristiche del Trebbiano.

Nell’anfora, oltre all’affinamento, portiamo avanti anche la fermentazione alcolica con macerazione delle bucce che si protrae per circa 40-50 giorni. La lunga macerazione in anfora ci consente di estrarre dalle bucce tutta la vitalità del Trebbiano e anche una parte di tannini molto preziosi per il processo di affinamento in presenza di ossigenazione.

Questo è l’aspetto principale dell’affinamento in terracotta, maturazione e ossigenazione del vino senza cessioni dovute al contenitore e quindi pura espressione varietale del vitigno e del vino. L’anfora è nel nostro caso uno strumento per valorizzare l’espressione del Trebbiano Toscano che Assentada ci restituisce nel bicchiere.

Francesco Bartoletti (enologo)